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- domenica 14 ottobre 18

DNA DEL CANE.INTERVISTA A VETOGENE

Il Portale dello Yorkshire intervista Vetogene,il Laboratorio Universitario di analisi genetiche che collabora con Enci

VetoGene Srl è uno Spin Off (http://www.unimi.it/ricerca/spinoff/9212.htm) del Dipartimento di Scienze Animali-Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano. Dal 2003 opera nel settore della ricerca rivolto al controllo genetico degli animali, in particolare del cane di razza. La società è costituita da Professori e Ricercatori che già da diversi anni svolgono ricerche nell’ambito della genetica molecolare e dell’etologia del cane.

Risponde alle nostre domande lo Staff di Vetogene, composto da veterinari e genetisti.



-Di cosa si occupa esattamente la Vetogene?

Si occupa di effettuare controlli genetici e prevenzione di malattie genetiche del cane di razza, del gatto e di altri animali domestici. Assistenza agli allevatori nella selezione relativa al comportamento e alla salute dell’ animale.

 -Da anni si studia il DNA canino. Perchè?

La selezione del cane di razza è caratterizzata, a differenza di altre produzioni zootecniche, da un elevato numero di caratteri fenotipici; ogni regione anatomica, tratto comportamentale e attitudine descritti negli standard di razza vanno considerati, per essere trasmessi alla progenie. La selezione si basa sulla scelta degli individui che saranno riproduttori e che potranno quindi perpetrare, nella futura prole, il loro patrimonio genetico. I principi di selezione hanno subito evidenti cambiamenti nel corso dei decenni: le Leggi di Mendel e lo studio di caratteri ereditabili, che risultavano condizionati da più geni e che subivano un’influenza ambientale più o meno forte, hanno fornito un supporto scientifico per ottenere piani di selezione oggettivi. L’evoluzione dei metodi di selezione ha permesso d’integrare, particolarmente negli ultimi quindici anni, la valutazione fenotipica con analisi basate sul patrimonio genetico del soggetto, cioè sul genoma. L’evoluzione delle biotecnologie ed importanti scambi culturali tra ricercatori a livello mondiale, stanno fornendo un numero di test genetici basati sull’analisi del DNA, che costituisce un utile strumento per gli allevatori interessati a selezionare la razza.

 -Si parla di analisi della parentela, di riconoscimenti sulle malattie a trasmissione ereditaria,ecc.:quali sono realmente le aspettative da queste raccolte dati,quali i risultati e in che tempi?

Analizzando i marcatori genetici è possibile confrontare tra loro razze canine differenti, valutarne le distanze genetiche e stabilire il grado di consanguineità all’interno di una stessa razza;  questo è molto importante poiché, se il grado di consanguineità all’interno di una razza supera un certo limite, aumenta il rischio di manifestare anche clinicamente molte malattie ereditarie a carattere autosomico recessivo.

I marcatori hanno permesso studi di filogenesi su razze canine selezionate in ecosistemi molto diversi, con differenti attitudini e con un’ampia variabilità morfologica.  E’ possibile inoltre identificare le varianti alleliche responsabili di determinati fenotipi (morfo-funzionali) che possono condizionare la selezione in una determinata razza canina.

 

-Quindi gli allevatori di oggi sono la zolla preziosa su cui potrebbe crescere una pianta sana e vigorosa domani?

Certamente, considerando le potenzialità di sviluppo del settore di ricerca e l’impegno profuso dagli allevatori seri di cani di razza, Vetogene cerca di fornire strumenti oggettivi di supporto e formazione per gli allevatori stessi e i loro piani di selezione.  

-Che risposta c’è stata fra gli allevatori: pensa che abbiano recepito l’importanza dell’opportunità?

Da parte degli allevatori si assiste oggi ad un aumento della sensibilità e della volontà di prevenire molte malattie ereditarie ed è quindi prevedibile in futuro un orientamento delle richieste verso soggetti di origine certificata.

 -E più specificatamente, parlando di Yorkshire,come si quantificano i depositi?

Attualmente sono stati depositati un centinaio di depositi di sangue per la sola razza Yorkshire.

-Vi risulta che siano già stati isolati i geni responsabili di malattie che potrebbero riguardare lo Yorkshire terrier?

Sono oggi disponibili diversi test genetici per l’identificazione di alcune malattie ereditarie. La tecnica diagnostica basata sul DNA permette di distinguere univocamente i soggetti malati e i soggetti portatori di una patologia. Nel caso di patologie ad “insorgenza tardiva”, cioè che si manifestano in età adulta, con l’analisi del DNA è possibile l’identificazione precoce alla nascita del soggetto sano, malato o portatore.

Queste tecniche, congiuntamente all’identificazione del soggetto e all’analisi della parentela, permettono l’esclusione dalla riproduzione di riproduttori malati o portatori di patologie ereditarie frequenti nella razza, pertanto sono un utile strumento nella convalida dei dati genealogici riportati nel pedigree, aggiungendo una garanzia in più alla qualità del prodotto dell’allevamento.

Specificatamente per la razza Yorkshire ancora non sono stati ancora isolati i geni responsabili di molte malattie

-Come si collocano gli altri Paesi membri UE nel progetto di mappaggio di Dna canino?

Da anni L’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana collabora con il Dipartimento di Scienze Animali - Vetogene Lab. per la verifica della parentela di quei soggetti che per differenti motivi potrebbero non essere iscritti nei libri genealogici dell’Ente stesso.

Nello stesso modo con il nostro laboratorio collaborano alcune società specializzate che, in conformità con quanto previsto dall’articolo 21 dello Statuto dell’ENCI,  hanno una funzione tecnica nel controllo delle razze e devono fornire agli allevatori un adeguato supporto, rivolto al miglioramento genetico della popolazione tutelata.

Uno dei ruoli fondamentali dei club di razza è fornire il maggior numero possibile di informazioni agli allevatori al fine di aiutarli nella selezione dei riproduttori futuri, ai quali toccherà il compito di perpetrare le migliori caratteristiche della razza. Gli allevatori devono quindi trovare un valido supporto tecnico-scientifico nella comprensione delle più importanti tecnologie del DNA da applicare al loro allevamento.

Le norme Tecniche del libro genealogico prevedono principalmente la conservazione di un campione biologico dei riproduttori selezionati, dei campioni di bellezza e di lavoro, e degli stalloni che effettuano più di cinque monte. Questo compito è affidato alle società specializzate, che devono organizzare il prelievo e la conservazione del materiale biologico presso un laboratorio autorizzato dall’Ente. In alternativa alla conservazione del materiale biologico i proprietari possono richiedere l’identificazione del soggetto attraverso l’analisi del DNA, avvalendosi del campione raccolto e depositato dalla società specializzata presso un laboratorio di riferimento. In molti Paesi Europei e soprattutto negli Stati Uniti, i controlli ufficiali dei rispettivi kennel club in allevamento valutano l’operato dell’allevatore anche attraverso ispezioni atte a verificare la corretta genealogia dei soggetti tramite test del DNA.

 -E’ verosimile che in futuro in Italia si possa utilizzare il Dna come efficace anagrafe per quantificare,riconoscere e controllare la popolazione canina Nazionale,in sostituzione del microchip?

Una corretta identificazione di un soggetto è di estrema importanza in particolar modo quando si tratta di un riproduttore di alto valore genetico ed economico. L’identificazione e l’errata registrazione nei libri genealogici possono provocare danni considerevoli all’allevamento di una razza canina: il metodo biomolecolare dei marcatori microsatelliti è disponibile e largamente utilizzato con successo per questo scopo. L’identificazione genetica fornisce una convalida oggettiva della semplice registrazione anagrafica e genealogica.

 

Per saperne di più invitiamo i lettori a consultare il sito www.vetogene.com, Vi annunciamo inoltre che sono aperte le iscrizioni per il corso che Vetogene sta organizzando dal titolo “Genetica ed etologia del cane” che si terrà all’auditorium di Cambiago(Mi) il 23 Novembre, per tutti gli allevatori e appassionati cinofili. 

 

La  Redazione ringrazia tutto lo Staff di Vetogene per la  cortese disponibilità



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