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Salute
- luned? 01 giugno 15

PERICOLO FORASACCO

L'abbiamo vista tantissime volte nei campi, ma anche a bordo strada o nei nostri giardini

La spiga che 'cammina' può intrufolarsi sotto cute, nel naso o in gola procurando micidiali ascessi o ostruzioni



Penetrano in tutte le parti del corpo. Fra le tante insidie estive a cui è esposto Fuffi, c’è quella dei forasacchi che da molti cinofili viene considerata una vera maledizione.

In questo periodo una tranquilla passeggiata con il proprio cane in un luogo dove c’è vegetazione (campagna o anche tra le aiuole del parco o giardino che si è soliti frequentare), può trasformarsi improvvisamente in una spiacevole realtà.

I forasacchi sono una vera calamità per i cani, una delle patologie traumatiche più fraquente della bella stagione, insieme a colpi di sole e di calore.

Sono portasemi seccati di graminacee che si staccano dalle spighe  che solitamente sono costituite da diverse decine di forasacchi.

Di dimensioni molto piccole, da uno a tre centimetri e di colore giallo paglierino, con le ariste più scure che vanno dal marrone al nero. Caratteristica forma a lancia e rivestiti su tutta la superficie da una fitta ed ispida zigrinatura che, anche se quasi invisibile ad occhio nudo, è molto percettibile al tatto. Questa caratteristica costituisce la loro vera pericolosità. Infatti grazie a questa zigrinatura possono effettuare movimenti passivi in senso unico, ovvero quando si incastrano nel pelo o in altri substrati, non si staccano più. Quindi la prima azione deleteria è che la penetrazione può avvenire anche nella cute del cane (e non solo) provocando spesso profondi tragitti fistolosi. A seguito dei movimenti corporei del cane  avviene l’azione di penetrazione che è lenta ed inesorabile, sempre in avanti, senza quasi mai poterne fuoriuscire e causando spesso seri e gravissimi danni come ulcere o ascessi anche profondi.

Questo tipo di incidente è sempre in agguato, ma solo durante i mesi estivi, infatti, i forassachi imperversano quando seccano le erbacce da aprile nelle regioni più calde, fino a tutto ottobre. La casistica, ovvero i punti di rinvenimento dei forasacchi, nel cane è complessa ed infinita. Le parti anatomiche maggiormente esposte alla penetrazione dei forasacchi sono: il condotto uditivo, gli occhi, gli spazi interdigitali, le narici, le loggie ascellari, la regione inguinale, l’interno del prepuzio per i maschi e la vulva per le femmine ed ancora la regione perianale, ovvero sotto la coda. Per quei cani a pelo lungo che vivono in campagna o in giardini incolti, che non vengono mai spazzolati, nè lavati, nè tanto meno tosati, i forasacchi possono impiantarsi contemporaneamente a diecine e centinaia in diverse parti del corpo. Questo perchè si attaccano sul pelo infeltrito e con il trascorrere dei giorni riescono a penetrare nei punti più impensati del loro corpo. Un’altra importante segnalazione da fare è la possibile penetrazione dei forasacchi nelle vie respiratorie profonde che spesso è causa di affezioni gravissime a carico del torace. Un’elevata incidenza di questa casistica l’ho riscontrata nei cani da caccia, soprattutto setter, pointer, bracchi ed altri.   Pertanto una buona anestesia consentirà una corretta visione dell’interno del condotto uditivo e la sicura estrazione non solo del forasacchi, ma anche di sue eventuali parti frammentate che, se non rimosse totalmente, possono in futuro provocare gravi otiti croniche. Anche la penetrazione di un forasacchi in una delle narici è un’evenienza abbastanza frequente. In questo caso i sintomi che il malcapitato presenta sono ancora più violenti ed imponenti ed attirano inevitabilmente l’attenzione del padrone. Consistono in una forte ed inarrestabile starnutazione da parte del soggetto con una serie continua di dieci, quindici, ma anche venti starnuti ed oltre, fino a battere il naso per terra. Tutto questo di solito si verifica in breve tempo e spesso segue anche una "rinorragia" ovvero emissione di gocce di sangue dalla sola narice in cui è penetrato il corpo estraneo. Questo ulteriore sintomo di solito aiuta anche a capire in quale delle due narici è effettivamente penetrato il forasacchi. Anche in questo caso per procedere all’estrazione bisognerà anestetizzare il soggetto. Quando poi il forasacchi capita accidentalmente in un occhio, è strano a dirsi, ma la sintomatologia è meno imponente, anche se in realtà il fastidio, unitamente al dolore, non possono essere inferiori. Per questo caso, di solito, il padrone non riesce quasi mai ad immaginare che si tratti di questo tipo di incidente e porta il cane dal veterinario perchè lo nota con l’occhio chiuso, un po’ tumefatto e con un’intensa lacrimazione. Quando poi il corpo estraneo viene estratto, se vi assiste il proprietario, di solito rimane sbigottito e quasi non disposto a crederci. Quando un forasacchi penetra in un occhio i pericoli che possono derivare vanno dalla inevitabile irritazione traumatica da corpo estraneo a carico della congiuntiva ad un possibile altro più severo danno quale quello della cornea. Il quadro patologico che può conseguire sarà più o meno grave a seconda sia della grandezza e ruvidezza del forasacchi sia della localizzazione di quest’ultimo all’interno delle palpebre e soprattutto del tempo di persistenza. Una rapida estrazione di un forasacchi può causare soltanto un’ulcera corneale superficiale, ma se l’azione traumatica del forasacchi agisce a lungo, perchè viene rimosso dopo qualche giorno, si potrà creare un’ulcera corneale profonda con possibili complicanze settiche (specialmente Pseudomonas), molto resistenti alle preparazioni oftalmiche antibatteriche che potranno aggravare il già severo quadro patologico traumatico fino alla completa perforazione della cornea e finendo per causare addirittura perdita parziale o totale della vista.Per procedere all’estrazione del corpo estraneo penetrato in un occhio, ai soggetti docili basterà instillare un collirio a base di anestetico per inibire il forte dolore, per quelli ribelli sarà opportuno far ricorso all’anestesia generale onde evitare bruschi movimenti di difesa. Una volta asportato il corpo estraneo bisognerà procedere alle opportune cure, che a seconda della gravità del caso verranno prescritte.



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